Assumendo una persona con sindrome di Down, si avvia una catena virtuosa: più le persone con sindrome di Down sono viste al lavoro, più saranno riconosciute come dipendenti di valore, e più saranno assunte.
La campagna ha come obiettivo non solo quello di sensibilizzare rispetto al tema dell’inclusione lavorativa ma anche di fare cultura combattendo gli stereotipi più comuni sul tema dell’inclusione lavorativa.
Una persona con sindrome di Down può lavorare?
Molte persone con sindrome di Down possono lavorare. Il primo passo è partire dalle attitudini e dalle caratteristiche della persona per poi trovare una occupazione adatta in modo che possa svolgere il proprio lavoro con successo e soddisfazione sia da parte del lavoratore che da parte dell’azienda.
Che tipo di sostegno bisogna offrire ad un lavoratore con sindrome di Down?
Ogni persona è un individuo che porta nel proprio lavoro punti di forza, competenze e attitudini. Le persone con sindrome di Down hanno un ritardo cognitivo per il quale potrebbero avere necessità di un maggiore sostegno in alcuni ambiti. Con le giuste opportunità ed i giusti strumenti ciascuna persona può esprimersi dando il meglio di sé.
Qual è il lavoro migliore per le persone con sindrome di Down?
Ogni persona con sindrome di Down è unica e ha attitudini proprie.
Pertanto non si può definire un lavoro ideale, le persone con sindrome di Down lavorano negli ambiti più disparati, dalla ristorazione all’ospitalità, dalla vendita al dettaglio al lavoro di ufficio. Lavorano in contesti di microimprese o in grandi aziende. Alcuni lavorano in ambiti in cui è richiesta precisione e capacità di esecuzione, altri in contesti dove si richiede estro e spirito di iniziativa. Non ci sono regole, l’unica regola che ci piace è partire dalla conoscenza della persona.
Perché assumere una persona con sindrome di Down?
Quando un lavoratore con sindrome di Down ha un lavoro che gli piace, è stata formata adeguatamente e riceve il sostegno di cui ha bisogno, svolgerà bene il proprio lavoro. Le ricerche dimostrano che le persone con sindrome di Down sono lavoratori molto partecipi e leali con alti livelli di rendimento e partecipazione per la mansione che ricoprono.
Qual è il valore aggiunto che i lavoratori con sindrome di Down possono offrire alle imprese?
Le ricerche dimostrano che a seguito dell’inserimento di una persona con sindrome di Down la qualità del clima aziendale ne tra beneficio, in termini di collaborazione tra i colleghi ma anche di soddisfazione di clienti e fornitori.
Inoltre la campagna non si esaurisce in termini di comunicazione e cultura ma fornisce strumenti a tutti i datori di lavoro interessati ad assumere una persona con sindrome di Down.
Vai su HiringChain.org per avere maggiori informazioni.
Sii la persona che fa partire la catena delle assunzioni!