Inclusione lavorativa

Il lavoro rappresenta – anche per le persone con sindrome di Down – un traguardo importante della vita adulta. Permette di realizzarsi mettendo a frutto i propri talenti e acquisendo nuove competenze. Permette di emanciparsi attraverso una maggiore autonomia economica. Permette di socializzare coltivando rapporti con i colleghi. L’articolo 27 della carta dei diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite sancisce il diritto al lavoro come diritto fondamentale. Inoltre sono ormai numerosi gli studi che riguardano ambienti di lavoro inclusivi che dimostrano come l’inserimento di persone con disabilità possa portare benefici a tutto il team di lavoro in termini di maggiore partecipazione, coesione e soddisfazione. Nonostante queste premesse sono ancora diffusi pregiudizi e preconcetti rispetto all’impiego di persone con disabilità intellettiva e il numero di occupati in Europa è ancora al di sotto del 10% (fonte CoorDown – Pronti per lavorare).

 

Come associazione riteniamo che il lavoro sia uno dei requisiti per una piena partecipazione sociale.

Per questi motivi da oltre 20 anni in AGPD operiamo quotidianamente per realizzare inserimenti lavorativi stabili che portino alla piena soddisfazione del lavoratore e dell’azienda. AGPD affianca l’intero processo di preparazione, selezione e inserimento lavorativo, sia dal punto di vista dell’azienda che dal punto di vista del candidato.

Grazie all’esperienza maturata possiamo dire che non esistono lavori più o meno adatti a una persona con sindrome di Down. Per un inserimento lavorativo di successo è importante partire definendo il ruolo che l’azienda ha la necessità di ricoprire, la sua collocazione all’interno dell’organigramma, le mansioni che dovrà svolgere e le competenze di base necessarie. Una volta definita la mansione si procede con l’individuazione del lavoratore o dei lavoratori più adatti a ricoprire la mansione – anche con il supporto della rete sociale di riferimento – sulla base delle competenze e delle attitudini dell’individuo.

Ogni lavoratore con sindrome di Down è una persona unica con le proprie attitudini e le proprie competenze, che porterà valore in azienda.

Nel caso in cui vengano identificati più candidati adatti alla mansione, spetta all’azienda la scelta tra i potenziali lavoratori attraverso colloqui di selezione.

Nel frattempo si verifica con l’azienda la presenza di una cultura aziendale favorevole, che AGPD è in grado di favorire con azioni di formazione e sensibilizzazione di tutti i dipendenti coinvolti nelle diverse fasi di selezione e inserimento.

favorevole, AGPD è in grado di affiancare le aziende con azioni di formazione e sensibilizzazione di tutti i dipendenti coinvolti nelle diverse fasi di selezione ed inserimento. Il funzionamento di un individuo è sempre il risultato di un’interazione tra la persona e il contesto in cui vive –principio ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità- per arrivare all’inclusione, è importante agire  su entrambi gli elementi. 

Il concetto secondo il quale sia solo la persona che deve adattarsi al contesto è fuorviante.​

Una volta effettuata la scelta del candidato si organizza un primo incontro tra il candidato e il gruppo di lavoro per un primo momento di conoscenza. Con la  formalizzazione della relazione di lavoro, si dà il via ad un’azione mirata di sostegno e supporto del lavoratore, grazie all’azione congiunta di tutte le parti in gioco: un tutor interno all’azienda, un tutor dell’associazione o formato dall’associazione  e il coordinatore dell’inserimento lavorativo. L’affiancamento del tutor esterno all’azienda è prevista per i primi mesi di lavoro con una intensità decrescente. Una volta consolidato l’avviamento al lavoro si persegue un processo di mantenimento e monitoraggio, con modalità che vengono definite, sulla base dell’effettiva necessità del lavoratore.

In oltre 20 anni di attività sul fronte lavoro AGPD ha avviato oltre 120 tirocini e consolidato 58 contratti stabili in contesti non protetti.

Con la formalizzazione della relazione di lavoro si dà il via a un’azione mirata di sostegno e supporto del lavoratore, grazie all’azione congiunta di tutte le parti in gioco: un tutor interno all’azienda, un tutor dell’associazione o formato dall’associazione e il coordinatore dell’inserimento lavorativo. L’affiancamento del tutor esterno all’azienda è previsto per i primi mesi di lavoro con una intensità decrescente. Una volta consolidato l’avviamento al lavoro si persegue un processo di mantenimento e monitoraggio sulla base dell’effettiva necessità del lavoratore.

 

 

Agenzia Mediazione Lavoro Consorzio SiR, Solidarietà in Rete

Ente accreditato per inserimento lavorativo

CESVIP, 4 Centro di sviluppo per la piccola e media impresa

Ente accreditato per inserimento lavorativo